Olio di frantoio : Storia e Simbologia (Parte 2)

L’olio d’oliva, così come l’olio di frantoio, sin dagli albori della nostra civiltà sono stati considerati degli elementi sacri. Di fatti, il ramo d’ulivo è un simbolo di abbondanza, gloria e pace. Inoltre, i tanti impieghi quotidiani dell’olio di oliva lo hanno reso un ingrediente indispensabile non solo nella cucina, ma anche per l’illuminazione, i riti folkloristici, la preparazione di unguenti e le unzioni cerimoniali per le cariche sacerdotali o reali.

L’oliva come simbolo nei giochi e nelle guerre

I rami frondosi dell’olivo venivano offerti ritualmente alle divinità e alle figure potenti come emblemi di benedizione e purificazione, ma  venivano anche impiegati per incoronare i vincitori di giochi amichevoli o di guerre sanguinose, come simbolo di saggezza, purezza, fertilità o potere.

Nel passato si riteneva che l’olio extra vergine di oliva, l’olio di frantoio e tutti gli elementi dell’ ulivo conferissero forza e giovinezza, trasmettendo la longevità dell’albero e la sua enorme resistenza a chiunque ne facesse utilizzo.

Ulivi e olio di frantoio nell’Antica Grecia

Durante l’epoca dell’Antica Grecia, l’olio di oliva e l’olio di frantoio odierno, furono protagonisti di tanti aspetti della vita quotidiana ellenica. L’olio non solo veniva utilizzato per ungere re e atleti, ma lo si bruciava nelle lampade sacre dei templi. Infatti, la “fiamma eterna” dei giochi olimpici originali era alimentata dall’olio degli uliveti e i vincitori venivano incoronati con le sue foglie.

La leggenda narra che Poseidone, il dio del mare, e Atena, dea della saggezza, gareggiarono per trovare il dono più prezioso per il genere umano. Poseidone offrì il cavallo e Atena l’ulivo. A causa dei suoi molti usi, come la fornitura di calore, cibo, fonte medicinale e profumo, fu scelto proprio l’olivo. In cambio del contributo di Atena, la città più potente della Grecia fu chiamata Atene in suo onore.

Lo status dell’olio d’oliva fu ulteriormente confermato da un’immagine della dea Atena incoronata con le foglie dell’ulivo, che venne impressa sulla Dracma, la moneta greca. All’epoca la moneta più diffusa nel Mediterraneo, passò di mano in mano trasmettendo nell’immaginario collettivo l’importanza dell’ulivo e dei suoi frutti come simbologia storica, risorsa economica e fonte di sviluppo culturale. Così come noi oggi manteniamo la tradizione rendendo omaggio ai nostri ulivi attraverso la produzione del nostro olio d’oliva!